Software
Per quanto riguarda il software e l’utilizzo delle cuffie con lo smartphone, il rappresentante di Realme vince. Insieme all’app proprietaria Realme Link, l’utente può non solo impostare le cuffie, ma anche regolare il suono in base alle proprie orecchie. Questo è possibile grazie alla funzione “Custom Audio Tuning”. Ad esempio, ciascuna cuffia riprodurrà diversi suoni a bassa e alta frequenza per determinare le caratteristiche dell’udito dell’utente e adattare il suono a lui. Ad esempio, se un orecchio sente peggio dell’altro, l’intelligenza artificiale distribuirà il suono in modo uniforme.
L’app Realme Link è disponibile sia su iOS che su Android. Le cuffie sono state testate con uno smartphone Xiaomi con sistema operativo Android.
Non ci sono applicazioni disponibili per gli utenti di Redmi Buds 3 Pro, ma le impostazioni delle cuffie avvengono direttamente nella sezione Bluetooth dello smartphone. Non si tratta di uno svantaggio, come potrebbe sembrare a prima vista: la funzionalità delle cuffie è sostanzialmente identica. L’unica e principale differenza è che le cuffie di Xiaomi sono dotate della funzione “Headphone Search” che, come dice il nome, può essere utilizzata per trovare un dispositivo smarrito. L’aspetto principale è che le cuffie sono state collegate al telefono e sono state perse fuori dalla custodia. Durante la ricerca, le cuffie emettono un suono piuttosto silenzioso, ma è possibile trovare il dispositivo in una stanza silenziosa.
La presenza di questa funzione è un forte argomento a favore di Xiaomi per gli utenti che possono addormentarsi indossando le cuffie: la ricerca a letto dopo il risveglio può essere molto lunga.
Comfort
Il comfort nell’indossare le cuffie è un argomento specifico e soggettivo. Tuttavia, le Realme Buds Air 3 e altre cuffie con piedini sembrano essere più comode da usare.
La calzata è più sicura e i comandi a sfioramento del piede non sono scomodi. L’unico inconveniente è che le cuffie si adattano troppo strettamente alle orecchie e dopo un po’ possono appannarsi. Questo può causare la caduta delle cuffie. Ma bisogna indossarli per almeno due ore al sole.
I controlli delle cuffie Redmi Buds 3 Pro di Xiaomi sono basati sul tocco e, dato che sono quasi completamente immerse nell’orecchio, “toccarle” non è molto piacevole. Inoltre, le cuffie stesse, dopo le vecchie AirDot, sembrano troppo grandi e in sei mesi di possesso non sono mai riuscito ad abituarmi.
Suono
L’aspetto principale da tenere in considerazione quando si scelgono le cuffie è la qualità del loro suono. Sia il Redmi Buds 3 Pro che il Realme Buds Air 3 vantano un buon suono, ma quando li si confronta ci si rende conto che offrono approcci completamente diversi.
Ad esempio, il Realme produce un suono forte e basso, soprattutto se si attiva la modalità Bass Boost+. Tuttavia, è meglio non impostare il volume al massimo: si rischia di diventare sordi. Le cuffie supportano i codec SBC e AAC: è possibile selezionare quello desiderato nelle impostazioni. La qualità del suono è garantita da driver audio da 10 mm. Vale la pena notare che la qualità del suono cambia a seconda dell’applicazione in uso. Il servizio di streaming “Sound”, che consente di ascoltare la musica in qualità Hi-Fi, può aiutare le cuffie ad aprirsi il più possibile. “Yandex.Music” quando si seleziona la modalità ad alta qualità (HQ) non si avvicina nemmeno.
Nel complesso, le cuffie Realme offrono un suono decente “out of the box” e, nel caso in cui questo non fosse sufficiente, vale la pena di provare il “Custom Audio Setup” e diversi set di equalizzazione.